HomeCronacaCommemorazione del massacro in Libano, l'attivista Enzo Infantino parteciperà alle manifestazioni a...

Commemorazione del massacro in Libano, l’attivista Enzo Infantino parteciperà alle manifestazioni a Beirut

Pubblicato il

Il palmese Enzo Infantino, attivista umanitario, impegnato da sempre nella causa per i diritti umani dei rifugiati, anche quest’anno si recherà in Libano con l’Associazione “Per non dimenticare ODV” per partecipare alla commemorazione del 41° anniversario del massacro del settembre 1982, quando truppe falangiste, agli ordini dell’allora ministro della difesa israeliano Ariel Sharon, uccisero con efferata crudeltà circa 2000 persone tra libanesi e profughi palestinesi che vivevano nei poverissimi campi alla periferia sud di Beirut.

Da allora le vittime non hanno mai avuto giustizia, ma il sostegno internazionale non manca ogni anno di partecipare al ricordo durante una settimana di solidarietà politica (quest’anno dal 17 al 23 settembre) nel corso della quale le delegazioni incontrano le associazioni e le famiglie delle vittime.

Il programma della settimana è ricco di iniziative, tra le quali visite nei campi profughi e la partecipazione a diversi incontri con le autorità libanesi (ministro del Lavoro e associazione libanese Youth Unity), oltre che alla manifestazione di ricordo del massacro.

La delegazione italiana vedrà la partecipazione di circa 30 persone tra fotoreporter, sindacalisti, attivisti per la pace e per una soluzione giusta alla questione palestinese.

«La presenza in Libano della nostra delegazione – dichiara Enzo Infantino – è molto attesa dai palestinesi e da quanti vivono nei campi profughi perché accende un focus particolare rispetto alle loro gravissime condizioni di vita. Sono circa 500 mila i palestinesi che risiedono nel paese dei cedri senza avere alcun diritto. Diritto al lavoro (una legge vieta ai palestinesi di svolgere 70 tipologie di lavoro) diritto alla casa, alla sanità. Inoltre, dopo lo scoppio della guerra in Siria oltre due milioni di siriani vivono accampati nei campi profughi. Il Libano attraversa da anni una grave crisi economica. Di fatto è un paese fallito retto da un sistema di potere politico molto fragile e sempre sull’orlo della guerra civile. Durante il viaggio dello scorso anno abbiamo assistito a scene da far west con gente che assaltava le banche per pretendere la restituzione dei propri risparmi. Queste sono le condizioni di un paese che ospita milioni di rifugiati e che la comunità internazionale continua ad ignorare».

Ultimi Articoli

Emergenza cinghiali in Calabria, la Regione adotta le nuove linee guida

Gallo: «Provvedimento essenziale per il mondo agricolo»

Gattuso riparte da Marsiglia: dal campionato all’Europa League, effetto “Ringhio” sulle quote

Dopo l'esperienza a Valencia, l'ex giocatore del Milan torna in panchina

Gioia, un arresto per maltrattamenti alla compagna

Operazione della polizia di Stato

Gioia, un arresto per maltrattamenti alla compagna

Operazione della polizia di Stato

Controlli dei Carabinieri nella Piana: trovate mille piantine di marijuana

Operazione dei militari dell'Arma tra Gioia Tauro, Delianuova, Serrata e Galatro

Belvedere Marittimo, danneggiata da un incendio una proprietà del presidente Occhiuto

In un video diffuso sui social il presidente ne dà notizia