CINQUEFRONDI – Avevano studiato tutto nei minimi dettagli: abbigliamento, piano di fuga e avevano perfino una pistola giocattolo con la quale avrebbero potuto intimorire il cassiere del supermercato nel momento della rapina. Ma il loro disegno criminoso è stato mandato in aria dai Carabinieri.
E’ successo a Cinquefrondi, ieri pomeriggio intorno alle 16,00.
Durante un servizio anti rapina all’interno degli esercizio commerciali, i Carabinieri hanno notato una Fiat Uno bianca fermarsi in viale Pertini, di fronte ad un noto supermarket, ed un ragazzo scendere velocemente, attraversare la strada e dirigersi all’interno dell’esercizio commerciale con aria sospetta.
Felpa con colletto alto, cappello sceso sotto gli occhi, insomma, l’abbigliamento ideale per non farsi riconoscere.
Nel frattempo l’autista della Uno bianca dalla quale è sceso il ragazzo camuffato, compie una rapida inversione di marcia, posizionandosi proprio accanto all’ingresso del supermercato, con il motore acceso.
E qui l’errore che ha permesso ai Militari dell’Arma di intuire il piano dei due balordi: il giovane sceso dall’auto, giunto sulla porta del supermarket, si volta per controllare che alle sue spalle non vi fosse nessuno; nota l’auto dei Carabinieri e torna di corsa a bordo della Uno, che immediatamente parte.
I Militari partono subito all’inseguimento, riuscendo a fermarli appena 400 metri più avanti. I due sono stati subito identificati in Salvatore Foriglio, colui che stava per compiere la rapina, pluri pregiudicato, figlio del boss Fortunato Foriglio, attualmente detenuto; ed in A.F, classe 1952, incensurato.
Nel corso della perquisizioni, i Militari hanno ritrovato nascosta sotto la felpa di Foriglio, una pistola giocattolo, priva di tappo rosso, poi sequestrata.
Salvatore Foriglio è stato condotto presso la casa circondariale di Palmi, mentre A.F. si trova agli arresti domiciliari.
Viviana Minasi