Gli interventi della rubrica “Altalenando” sono curati dall’Adic, l’associazione donne insegnanti calabresi:
Un saluto a Rita Muzzupappa, amica, collega, socia A.D.I.C.
Ci ha lasciato, Rita…dopo una vita dedicata agli affetti familiari, al lavoro e alla cultura.
L’ho conosciuta lavorando nel plesso Gagliano dove, per un certo periodo sono stata supplente anche nella sua classe.
Ricordo ancora il piacere che avevo nello stare insieme con i suoi alunni, molto preparati, tranquilli e autonomi.
Poi, a distanza di anni ci siamo ritrovate a Tre Palmenti dove io ero arrivata di ruolo.
L’ambiente scolastico e familiare era diverso tra Gagliano e Tre Palmenti, e Rita mi ha colpito per la sua capacità di dialogo con i genitori e gli alunni ai quali rivolgeva senza alzare la voce, parole decise, ma non autoritarie.
Anche con i colleghi mostrava una singolare capacità di mediazione, di leggerezza e convinzione.
Le discipline che più amava erano la Storia e la Lingua italiana. Alla Lingua dedicava particolare attenzione, per un lessico ed una grammatica che certamente nei bambini si scontravano con l’uso frequente del dialetto (di cui però conosceva il valore per la tradizione e la cultura di cui è permeato).
Rita accoglieva con gioia i progetti che coinvolgevano gli alunni e l’ambiente fisico ed umano circostante.
Aveva profonda stima per le colleghe con le inclinazioni artistiche che organizzavano spettacoli, feste, rievocazioni storiche o religiose.
Un giorno ha sorpreso i nostri piccoli alunni con la visita dei finanzieri e dei cani antidroga, messi alla prova davanti a noi nel cortile della scuola.
Sembrava un gioco…e per i cani e i bimbi lo era davvero.
Altre volte nella stretta cucina la nostra bidella “Francisca” ci preparava le focacce con doppia lievitazione e noi insegnanti ogni volta ci rafforzavamo nell’amicizia e commentavamo piacevolmente le tradizioni culinarie di quel luogo a cui avevamo dedicato la nostra vita lavorativa.
Dopo il pensionamento Rita ha lasciato nei suoi alunni, nelle loro famiglie e nell’ambiente scolastico in genere un vuoto che colmava spesso venendoci a trovare a scuola o nel quartiere, a passeggio col cagnolino.
All’apparenza era una donna intimista, quasi pudica nel parlare, ma andando in fondo si mostrava comunicativa e grata dell’amicizia e della conoscenza.
Con me, particolarmente da pensionata, si ritrovava a parlare degli impegni familiari che gestiva affettuosamente in prima persona.
C’è stato un periodo in cui Rita ha dato il suo contributo come socia ADIC impegnata nel direttivo.
Ha svolto il suo compito di tesoriera con precisione ammirabile e nel pieno accordo con le altre componenti.
Anche in quest’occasione ha saputo lasciare nelle colleghe un rimpianto, per il contributo di amicizia e rapporti solidali.
Ho voluto dedicare questi ricordi a Rita così come via via riaffioravano dal passato, senza poter raccogliere…..quel tutto…fatto di giorni e di anni con lei in ambiente di lavoro.
Liù Frascà