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Palmi, nasce “AGIRE”: il battesimo di un movimento che ha smesso di aspettare

A Palmi, città di mare e di memoria (a volte corta), dove la politica spesso si consuma tra le mura stanche del municipio e le chiacchiere da bar, qualcosa si muove. O almeno così pare. Il 18 luglio ore 18:00, all’Hotel Stella Maris, va in scena il battesimo ufficiale di “AGIRE”, il movimento politico fondato da Gianmarco Oliveri, che dopo mesi di gestazione e invettive, si presenta al pubblico con il vestito buono dell’istituzionalità.

Ma non è una nascita qualunque. È il passaggio — obbligato — da una fase di denuncia a una di proposta. Da chi urla fuori dalla porta a chi, ora, vuole sedersi al tavolo. E non è detto che lo troverà apparecchiato.

“AGIRE” non ha fatto sconti a nessuno. Né all’amministrazione comunale, accusata di immobilismo e opacità, né all’opposizione consiliare, bollata come “assente e inefficace”. In una città dove spesso il dissenso si sussurra, Oliveri e i suoi hanno scelto di gridarlo. E ora, dopo aver scosso l’albero, devono dimostrare di saper raccogliere i frutti senza farli marcire.

All’evento interverranno nomi di peso: l’avvocato Nino Lupini, presidente del movimento, il consigliere regionale Giuseppe Mattiani, e il deputato Ettore Rosato, volto noto della politica nazionale. Ci saranno anche altri protagonisti della scena locale, a testimoniare che il movimento non è più solo un eco sui social, ma una realtà che pretende ascolto.

Ma attenzione: la presenza dei big non basta a garantire la sostanza. La politica, quella vera, si misura nei quartieri, nei bilanci, nelle buche per strada e nei bandi che non arrivano mai o quasi.

Il passaggio non è banale. Perché è facile indignarsi, più difficile è costruire. “AGIRE” è ora chiamato a superare il clima di scontro che ha contribuito a creare, e a trovare quel dialogo che finora è rimasto lettera morta. Non per mancanza di tentativi, forse, ma per un contesto avvelenato da anni di promesse mancate e di politica ridotta a gestione del consenso.

Il manifesto del movimento parla di partecipazione, legalità, cultura, turismo, sport. Parole nobili, certo. Ma la città aspetta i fatti. Aspetta che qualcuno si sporchi le mani, che dica la verità anche quando fa male, che non si limiti a cambiare le facce lasciando intatti i meccanismi.

Il 18 luglio sarà un giorno importante. Sarà, l’inizio di una prova. E Palmi, aspetta, con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate.

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