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Economia sostenibile e giustizia: storica sentenza per il Parco del Pollino

Un giorno storico per la Calabria e per i lavoratori del Mercure Oggi è una giornata che segna una svolta decisiva per la Calabria, per i dipendenti della centrale del Mercure e per le comunità che gravitano attorno a questo importante presidio produttivo. Dopo mesi di battaglie legali, politiche e istituzionali, la Corte Costituzionale ha ripristinato la verità dei fatti: la norma regionale che prevedeva la chiusura dell’impianto è stata dichiarata incostituzionale.

Questa sentenza rappresenta una vittoria del lavoro, della legalità e del buon senso. Fin dal primo momento, dichiara l’On. Giuseppe Graziano, come consigliere Regionale e come presidente di Azione Calabria, mi sono schierato accanto ai lavoratori e a difesa del futuro dell’impianto a biomasse della valle del Mercure, minacciato da una legge regionale — la cosiddetta “Legge Laghi” — che imponeva una riduzione forzata della potenza sotto i 10 MW, determinando di fatto la chiusura.

Parliamo di una filiera occupazionale che coinvolge oltre 1.500 lavoratori nel settore forestale, famiglie che oggi possono guardare al futuro con maggiore serenità. La sentenza della Consulta assume quindi un significato straordinario. Non si poteva accettare che un errore normativo mandasse in fumo centinaia di posti di lavoro, cancellando una realtà produttiva che è simbolo di economia sostenibile e circolare all’interno del Parco del Pollino.

Abbiamo sempre sostenuto che quella legge fosse retroattiva, irragionevole e mirata a colpire un impianto specifico. La Corte ha confermato l’illegittimità costituzionale, riconoscendo la violazione dei principi di libertà d’impresa e di legittimo affidamento. È una sentenza che va oltre il singolo impianto: pone un argine al populismo normativo e richiama alla responsabilità nella redazione delle leggi regionali.

Il mio primo pensiero va ai lavoratori, che con dignità e determinazione hanno resistito anche nei momenti più difficili. La loro tenacia è ora un esempio che diventa giurisprudenza. È una vittoria collettiva che ci ricorda il senso autentico della politica: mettersi al servizio delle persone, non delle ideologie.

Da oggi ripartiamo con ancora più forza per garantire stabilità, crescita e un futuro concreto a questo territorio.

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