HomeCronacaRizziconi, confiscati beni per 20 milioni di euro all'imprenditore De Marte

Rizziconi, confiscati beni per 20 milioni di euro all’imprenditore De Marte

Pubblicato il

RIZZICONI – Beni del valore di circa 20 milioni di euro sono stati confiscati dagli uomini della Dia di Reggio Calabria a Ferdinando Fortunato Maria De Marte, 50 anni, di Rizziconi, facoltoso imprenditore operante nel settore della produzione, raffinazione e commercio dell’olio d’oliva nella piana di Gioia Tauro, e nel settore immobiliare.

La Dia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria. De Marte, secondo quanto reso noto, risulta essere stato uno dei soci della Devin, società che ha costruito il centro commerciale «Porto degli Ulivi» a Rizziconi (RC), successivamente ceduto ad una società estera e già al centro di vicende giudiziarie che hanno visto coinvolta, in particolare, la cosca Crea operante nel comprensorio.

Secondo indagini condotte sin dalla fine degli anni ’80 dalla guardia di finanza e dai carabinieri, alcune società del gruppo De Marte erano soltanto delle «cartiere create ad hoc» al fine di emettere fatture per operazioni inesistenti o per ottenere indebiti contributi comunitari.

Il primo febbraio 2008 era stata emessa, dal Gip di Bologna, nei confronti dell’imprenditore, un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari per associazione per delinquere finalizzata all’emissione e utilizzazione di fatture false e per l’indebita percezione di contributi comunitari per importi consistenti. In un’occasione l’uomo avrebbe indebitamente ricevuto contributi per circa 4,6 milioni di euro, mentre in altre circostanze avrebbe decuplicato i costi sostenuti per l’acquisto di impianti a mezzo di fatture inesistenti.

Il provvedimento restrittivo era stato confermato dal Tribunale del Riesame e successivamente dalla Corte di Cassazione. Il 16 marzo 2011 De Marte è stato rinviato a giudizio unitamente ad altre 14 persone. Il processo è ancora in corso. A seguito di un’indagine patrimoniale, condotta dal Centro Operativo della D.I.A. di Reggio Calabria e volta a verificare le modalità di acquisizione delle ingenti disponibilità societarie e personali accumulate dall’imprenditore, nel 2011 era già stato sottoposto a sequestro preventivo il patrimonio di De Marte.

Tra i beni confiscati figurano: il patrimonio aziendale di sette società con sede a Rizziconi e Gioia Tauro, di cui quattro operanti nel settore oleario e tre nel settore immobiliare ed edilizio; 25.000 metri quadrati di terreno, di cui circa 15.000 di natura edificabile situati a Rizziconi; un fabbricato; disponibilità finanziarie aziendali e personali ammontanti a quasi un milione di euro.

Il Tribunale ha anche sottoposto De Marte alla misura della sorveglianza speciale per tre anni con obbligo di soggiorno nel comune di dimora.

Ultimi Articoli

Arrestato a Saline Ioniche un giovane per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi

Intervento della Polizia per aiutare una donna aggredita: fermato il responsabile con l’uso del Taser

Operazione “Millennium” emergono dettagli e nomi

Un duro colpo alla ‘ndrangheta: maxi operazione antimafia porta a 97 arresti e sequestri in tutta Italia

Sentenza del Tribunale di Palmi: respinto il ricorso dell’ex Presidente Guacci contro l’Autorità portuale

Prescrizione dei diritti retributivi e mancata interruzione del termine quinquennale: il giudice rigetta tutte le richieste

“San Ferdinando: crescita e rigenerazione urbana tra solidità finanziaria e nuovi investimenti

Approvato il Rendiconto 2024 con un saldo positivo e un miglioramento del 300%: una nuova fase per il territorio"

Arrestato a Saline Ioniche un giovane per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi

Intervento della Polizia per aiutare una donna aggredita: fermato il responsabile con l’uso del Taser

Operazione “Millennium” emergono dettagli e nomi

Un duro colpo alla ‘ndrangheta: maxi operazione antimafia porta a 97 arresti e sequestri in tutta Italia

Sentenza del Tribunale di Palmi: respinto il ricorso dell’ex Presidente Guacci contro l’Autorità portuale

Prescrizione dei diritti retributivi e mancata interruzione del termine quinquennale: il giudice rigetta tutte le richieste